La strutturazione della lezione dipende fortemente dall’età dei partecipanti, esigenze e potenzialità diverse richiedono di suddividere gli atleti in base all’età.
La lezione di karate si articola in tre fasi:
La strutturazione della lezione dipende fortemente dall’età dei partecipanti, esigenze e potenzialità diverse richiedono di suddividere gli atleti in base all’età.
La lezione di karate si articola in tre fasi:
Fase di attivazione neuro muscolare (riscaldamento)
Fase di studio della tecnica
Fase di defaticamento
In questo corso i piccoli Samurai dai 3 ai 6 anni si cimentano in attività ludico ricreative, prima come esercizi destrutturati e poi come percorsi completi, finalizzate al consolidamento degli schemi motori di base e allo sviluppo delle capacità coordinative necessarie per affrontare i corsi successivi.
Durante questo corso vengono mostrate, ad esempio, alcune tecniche basiche del karate, come la corretta esecuzione del pugno (Tzuki in giapponese) o le basi per le tecniche dei calci (Geri in giapponese).
Il corso “Beginners” è indirizzato ai giovani dai 7 ai 9 anni per qualsiasi grado di cintura e dai dai 10 ai 12 anni fino a cintura arancio: le nozioni del corso Kids evolvono per sviluppare le capacità motorie indirizzate allo studio della tecnica del Karate, sia per quanto riguarda il combattimento (“kumite”) che le forme (“kata”).
Vengono introdotte tecniche fondamentali di kumite (posizione di guardia, spostamenti, attacchi di pugno e relative schivate, esecuzione di tecniche di calcio, proiezioni) mentre nel kata si lascia spazio allo studio delle posizioni fondamentali (zenkutsu dachi, shiko dachi, neko ashi dachi) e vengono proposti Kata elementari.
Per gli atleti di età compresa tra i 10 e i 12 anni, con grado di cintura verde, blu o marrone, è invece dedicato un corso ad hoc, spin-off del corso Beginners, denominato “Intermedio A”.
Parallelamente al corso Beginners, ma rivolto agli adolescenti compresi tra i 13 e i 15 anni di età è attivo il corso “Ragazzi”.
Dai 16 anni, la lezione entra nel vivo della disciplina, sviscerando gli aspetti tecnici sia del combattimento che delle forme.
Per gli amatori, vengono proposte lezioni di studio sia di kata che di kumite, con particolare attenzione agli aspetti pratici e di difesa personale.
Per gli agonisti (dai 12 anni), gli allenamenti saranno mirati, oltre che alla preparazione tecnica specifica, anche a quella atletica.
Le gare sono uno strumento di miglioramento e non devono essere vissute con timore o con “la paura di sbagliare”: una vittoria o una sconfitta non ha alcun valore se poi, a valle, non si riesce a cogliere gli aspetti positivi di entrambe.
Una competizione è un’opportunità per arricchire le proprie esperienze: è un momento di crescita personale e caratteriale.
L’indumento che viene indossato durante gli allenamenti e le competizioni si chiama “karate-gi”, impropriamente detto “kimono”, accompagnato dalla cintura (“obi” in giapponese), il cui colore indica il livello di apprendimento raggiunto dall’allievo.
Durante l’anno sportivo, vengono individuati due momenti in cui il karateka dimostra le conoscenze acquisite durante la pratica e, se idoneo, consegue la cintura del colore successivo.
In ordine di livello, il colore delle cinture è il seguente: bianca, gialla, arancione, verde, blu, marrone e nera.
Una volta raggiunto il grado di cintura marrone, l’atleta, dopo due anni, e al conseguimento del quattordicesimo anno di età, potrà sostenere l’esame di cintura nera I° dan, che non avviene in palestra, ma davanti ad una Commissione Regionale, secondo il regolamento della Federazione F.I.J.L.K.A.M..